presenta: CORTOMETRAGGI - LA FESTA DI ROMA 2006
Salve, sono uno dei partecipanti al concorso e vorrei fare un piccolo appunto.
Il mio film non è presente nell'elenco dei film che saranno proiettati.
Tralasciando la possibilità di vincere un premio (fra 800 corti non ho tale presunzione e non è l'obiettivo primario), però la soddisfazione più grande sarebbe stata quella di vederlo proiettato e di "sentire" la sala.
Capisco che per il gran numero di film non è possibile proiettarli tutti, però volevo chiedere il criterio in base al quale è stata effettuata la scelta dei film da proiettare (anche perchè parecchi registi vedranno proiettati due loro film).
Non è una forma di protesta, anzi uno sfogo per il rammarico di non partecipare attivamente e di non venire a Roma come parte attiva.
Del resto lo scopo del festival è "dare visibilità ai giovani filmmaker"... ma senza proiettare i film la vedo decisamente dura.
Mi tocca aspettare la classifica di dicembre e mi accodo ai tanti "colleghi" che speravano di vedere proiettati i propri lavori.
Cordiali saluti, Antonio Ruocco, regista del film "SHY",
P.S: mi scuso per lo sfogo.
Prendiamo la tua lettera come spunto per dire qualcosa....
Tu, come un certo numero di altri filmaker, volete vedere il vostro film proiettato in sala: venite, guardate solamente il vostro cortometraggio e ve ne andate subito dopo. Non è questo lo scopo per cui la nostra associazione, senza aver un solo euro di finanziamento dalle istituzioni, si mette le mani in tasca e paga sia con un duro e lungo lavoro che con il proprio denaro.
A noi interessano soprattutto coloro che vogliono fare esperienze, che vogliono maturare confrontandosi con gli altri... quelli che vengono e stanno in sala per 2 o 3 ore, che ci chiedono (e ci offrono) informazioni, consigli, critiche costruttive....
Vi siete chiesti perchè di mattina abbiamo proiettato solo per i giovani studenti? perchè sono in fase di formazione, liberi da pregiudizi, aperti alle nuove idee, pronti a recepire, criticare positivamente, con curiosità verso questo mondo e con tanta voglia di imparare e crescere...
Scusa, ma proiettare oltre 430 cortometraggi, per te è " senza proiettare i film " ???
Quanti Concorsi e Festival conosci che proiettano più di 400 cortometraggi?
P.S. Nel sito è scritto chiaramente il criterio seguito nella scelta dei corti proiettati.
(19 ottobre)
Cari amici del Corto,
ho seguito tutte le sere le proiezioni dei corti al Cinema della Forma. Sono rimasto stupito dalla quantità di corti partecipanti al concorso e da voi proiettati: siete proprio unici; anzi, questi sono numeri da primo posto in Italia…
So bene che quanto sto per dire attirerà su di me qualche inimicizia; per carattere, sono abituato a dire tutto quello che penso ed anche questa volta non mi tirerò indietro.
In mezzo a tanta entusiastica partecipazione, esternata anche con applausi a scena aperta alla fine delle singole proiezioni, non sempre la qualità dei prodotti visti mi ha entusiasmato; …anzi ho avuto la possibilità di assistere a lavori che, esclusivamente per la pretesa di partecipare ad una manifestazione di questo livello, si autodefiniscono soltanto inutili fatiche che nulla hanno a che fare con il cinema ed i suoi derivati; mentre sarebbero definibili come interessantissime ricerche stilistiche qualora non oltrepassassero le mura domestiche: d'altronde nessuno è nato istruito!… soltanto “provando e riprovando”, come ci ha insegnato Galileo, si apprende il mestiere.
Mi spiego meglio: ognuno è libero di realizzare ciò che più desidera ma non deve avere la presunzione di essere considerato regista (e neanche filmaker) soltanto perché ha acquistato una videocamera: per crescere, bisogna avere l’umiltà di valutare ogni nostro lavoro, cercando di scoprirne gli elementi da migliorare e non di osannarlo soltanto, ascoltando gli amici e parenti.
Eppure il vostro sito è pieno di materiale didattico, od almeno di ausilio, verso chi vuole cimentarsi in questa attività. La cosa, da alcuni dei partecipanti, è stata totalmente ignorata: non voglio dire che ho visto delle cose pietose ma certamente, a mio giudizio, dei prodotti molto lontani da poter essere inviati ad un concorso.
Di contro ho anche, e qui aggiungo piacevolmente, assistito a molti lavori di elevata fattura in ogni settore del prodotto filmico: idee originali (che da anni non si vedono più tra i “fratelli maggiori”) ben sviluppate in sceneggiature e qualche volta anche sapientemente oltre i canoni del classico tre atti; fotografia talmente ben curata da far invidia a film “veri”; recitazioni semplici ma efficaci nel loro contesto narrativo; uso sempre maggiore di musica creata apposta per il filmato; audio ben studiato anche negli effetti; montaggi che vanno sapientemente ad evidenziare gli intenti registici.
Certo è stato duro venire la sera da voi e non andare a vedere quelle mitiche figure femminee della Bellucci e della Kidman… ma, ritengo di essere stato in parte (…sia chiaro, soltanto in parte!) ripagato da questi lavori “low cost”: ho avuto la sensazione della solidità dell’esistenza delle fondamenta perché il cinema italiano possa, finalmente, mettere in atto quella necessaria e tanto auspicata sterzata verso una italica, precisa, identità filmica d’autore; pertanto spero presto di poter vedere le opere di questi emergenti nelle vere sale cinematografiche… naturalmente, perché ciò avvenga, è necessario, anzi fondamentale, che “anche” i nostri produttori tornino a fare il loro lavoro con quella adeguata lungimiranza e professionalità che caratterizza un buon imprenditore: altrimenti avremo gettato alle ortiche tante buone opportunità!
Auguro a voi e a tutti i registi-filmaker un buon lavoro.
Leonardo Miccia
(22 ottobre)
Volevo semplicemente ringraziarvi per la pubblicazione della sceneggiatura di "Sogno metropolitano" sul vostro sito. Appena l'ho vista devo ammettere di aver avuto un moto d'orgoglio, poi ho letto che le avete scelte casualmente, pazienza : ). A parte gli scherzi vi ringrazio ancora, è il primo (e mi sa l'unico) "risultato" che ho avuto dai concorsi a cui ho mandato il filmato, sarà stata la mia fortuna sfacciata, ma sono quelle piccole cose che ti fanno andare avanti, soprattutto per uno alla opera prima come me. A proposito, davvero non capisco come possano esserci polemiche (mi riferisco alle mail sulla sulla mancata proiezione del corto di x o di y) su un concorso come il vostro, proiettate la metà dei corti mandati, e lo dico da non selezionato eh!.
Mah! Troppa gente crede di essere il nuovo Kubrick! Grazie grazie grazie! Davide Bonacina, autore del corto "Sogno Metropolitano"
(27 ottobre)